Non perdetevi in un bicchier d'acqua. Che almeno sia del buon Barolo.

giovedì 11 marzo 2010

Speciale - decreto interpretativo

Non tutti hanno avuto visione del testo originale dell’ormai celebre decreto interpretativo appena varato dal sinistro governo di centro-destra vigente e prontamente controfirmato dall’ottimo e sempre vigile Napolit’amo – esimio esperto della Costituzione, sebbene forse non esattamente di questo paese. Cerchiamo allora di vedere chiaro tra i corollari del decreto in questione.
  • Se segna il Milan è goal; invece se segnano gli avversari si invoca la geometria proiettiva e il teorema del punto fisso di Ghedini-Alfano per dimostrare che in realtà la palla non può fisicamente aver attraversato il piano perpendicolare alla linea della porta del Milan ma eventualmente soltanto una sua proiezione arbitraria, cioè definita dall’arbitro, e siccome l’arbitro è precipuamente di sinistra il Milan può legittimamente chiedere il trasferimento della partita in altro stadio o l’allungamento del campo di gioco con valore retroattivo - il che invalida il goal degli avversari e quantomeno gli impone dei pesanti momenti di contrizione prima di ogni proiezione offensiva.
  • Se Bislusconi viene prescritto o assolto, bene e giustizia è fatta e viva la magistratura e fiducia nelle istituzioni e Napolit’amo. Se invece viene condannato o rimandato a giudizio, si deve interpretare il testo della sentenza della corte alla maniera cabalistica, trasformando ogni parola e simbolo alfa(no)-numerico ivi incluso nella cifra equivalente, disponendo tutte le cifre in una matrice quadrata i cui autovalori dovranno essere inviati in busta sigillata a Cologno Monzese in tempo per l’estrazione del fortunato telespettatore che sostituirà l’indaffaratissimo premier nelle sue future vicende giudiziarie.
  • Se Napolit’amo firma, bene e c’è sintonia istituzionale (e nessuno si sorprende); se invece non firma, si dimostra che in realtà ha prontamente firmato ma con un inchiostro simpatico, si, simpatico solo a chi ama il premier, e siccome voi zotici comunistacci attaccati a quel brandello di Costituzione il premier lo odiate, voi non avete accesso alle sacre scritture di Napolit’amo - che invece loro, i Pasionari del Lodo, possono ammirare con gratitudine e affetto.
  • Se il PdL fa in tempo a depositare le liste elettorali, è segno della robustezza delle regole e del rigore con cui devono essere rispettate da tutti - maggioranza e minoranza; se invece non ce la fa, si invoca il principio di indeterminazione, la precessione degli equinozi, la processione di Sant’Agata e la zona Cesarini per dimostrare l’intervenuto eccezionale spostamento dell’asse terrestre che avrebbe localmente modificato l’effetto Coriolis e conseguentemente il raggio di curvatura dell’auto blu che accompagnava il delegato con le liste in mano, facendolo uscire dal raccordo sulla Salaria invece che sulla Casilina, e quindi mancando il termine di consegna. Ma guadagnandoci una signora ripassatina.

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